Da linea a ridosso delle zone di combattimento a teatro di sanguinose battaglie...
Luoghi da visitare perché non succeda più
Da linea a ridosso delle zone di combattimento a teatro di sanguinose battaglie: le Colline del Prosecco Superiore sono state segnate profondamente dal passaggio della Grande Guerra. Immagini e racconti ancora vivi, per non dimenticare.
Luoghi della memoria che costituiscono oggi l'Ecomuseo della Grande Guerra. Da non perdere il Sacrario Militare Italiano, sul Monte Grappa, eretto per accogliere i corpi dei soldati italiani caduti e del Generale Giardino. Sul Monte Palon, puoi seguire il "sentiero della Memoria", un percorso che dal rifugio porta alla cima attraverso i resti di trincee, gallerie, baraccamenti e appostamenti. Di grande interesse anche l’area del Montello che fu oggetto della grande offensiva del giugno 1918 ricordata come la battaglia del solstizio dove venne abbattuto l’aereo di Francesco Baracca.
Non dimentichiamo la Battaglia Finale dell’ottobre 1918 con lo sfondamento della linea nemica attestata lungo il fiume Piave e la liberazione di Vittorio Veneto.
La pietà popolare subito dopo il conflitto generò un piccolo monumento su un isolotto affiorante sul quale si arenarono molti cadaveri trasportati dalla corrente del Piave, tanto da farlo nominare “Isola dei Morti”.
Il comando austroungarico aveva la necessità strategica di far comunicare rapidamente e in modo sicuro la valle bellunese con la zona del vittoriese, cioè le retrovie del Grappa con le retrovie del Piave. Seguendo in parte il percorso di un ripido sentiero medioevale, i Pionieri austriaci costruirono in soli 100 giorni (tra il 1 febbraio e il 1 giugno 1918) un’arditissima strada carrozzabile che si dipana in cinque tornanti sovrapposti in galleria, un vero capolavoro ingegneristico oggi apprezzato in modo particolare dai ciclisti su strada che vogliono mettersi alla prova.